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Ha lasciato un grande vuoto nella sua Napoli e nell'Italia tutta che da sempre lo seguiva con grande affetto. Sin da
quando, lui, ingegnere dell’Ibm ma con una grande passione per la filosofia che
sapeva divulgare con una semplicità pregna di ironia, ospite in una puntata del
Maurizio Costanzo Show, buttò con nonchalance la domanda: ‘È meglio che faccia lo scrittore o che torni a fare l’ingegnere’? In mano aveva il suo primo
libro ‘Così parlò Bellavista’. La
risposta non si fece attendere.
Da quel
momento in poi i suoi libri andarono a ruba, oltre 20 milioni le copie vendute
nel mondo. ‘Sembra ieri’, ‘Il pressappoco’, ‘Il caffè sospeso’,
‘Tutti santi me compreso’, ‘Gesù era nato a Napoli’, ‘Socrate e compagnia
bella’, ‘Storia della filosofia greca’, ‘Garibaldi era comunista’, sono solo alcuni titoli delle oltre cinquanta
opere scritte e tradotte in 25 lingue.
L’ironia, la sua arma più seducente. Con la quale
sapeva catturare i telespettatori e i cuori delle donne, affascinate oltre che
dalla sua grande cultura, dai suoi bellissimi occhi azzurri. Grande affabulatore, nessuno come lui era capace di raccontare
vizi e virtù della sua amatissima Napoli. Dal sodalizio con
Renzo Arbore, col quale esordì come attore nel film ‘Il Pap’occhio’, nacque ‘Così parlò Bellavista’, ancora oggi un cult
gettonatissimo nelle tv private.
‘Era maledettamente ancorato al presente’, ricorda sua
figlia Paola. E’ stato un uomo che ha osservato
il mondo con curiosità̀, ma soprattutto ha provato a spiegarlo ai suoi lettori,
invitandoli a ragionare su ciò̀ che sarebbe accaduto nel prossimo futuro. Rileggendo
gli articoli che ha scritto tra la fine degli anni Settanta e i primi anni del
Duemila, mi sono accorta che alcuni temi da lui approfonditi, come per esempio
l’omosessualità̀, il nucleare, l’inquinamento, la corruzione, o ancora
l’influenza della tecnologia nei rapporti sociali, il problema delle carceri e
la cosiddetta “questione meridionale”, sono ancora al centro di accesi
dibattiti’.
Scritti quasi
profetici.
Come l’ultimo ‘Accadde domani’, edito in questi giorni da Mondadori, a
conferma, qualora ce fosse bisogno, che la sua voce e i suoi scritti continuano
a vivere
Chiara Farigu
Luciano De Crescenzio. Immagine 'commons wikimedia'
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