il blog di chiarafarigu

sabato 18 luglio 2020

UN ANNO SENZA LUCIANO DE CRESCENZO


E’

 passato un anno dalla scomparsa di  Luciano De Crescenzoscrittore, attore, regista, autore televisivo e molto altro ancora. Avrebbe compiuto 91 anni di lì a poco, il 28 agosto. Soffriva da tempo di una patologia neurologica, il quadro clinico, già abbastanza compromesso peggiorò in seguito ad una polmonite.
Ha lasciato un grande vuoto nella sua Napoli e nell'Italia tutta che da sempre lo seguiva con grande affetto. Sin da quando, lui, ingegnere dell’Ibm ma con una grande passione per la filosofia che sapeva divulgare con una semplicità pregna di ironia, ospite in una puntata del Maurizio Costanzo Show, buttò con nonchalance la domanda: ‘È meglio che faccia lo scrittore o che torni a fare l’ingegnere’? In mano aveva il suo primo libro ‘Così parlò Bellavista’. La risposta non si fece attendere. 
Da quel momento in poi i suoi libri andarono a ruba, oltre 20 milioni le copie vendute nel mondo. ‘Sembra ieri’, ‘Il pressappoco’, ‘Il caffè sospeso’, ‘Tutti santi me compreso’, ‘Gesù era nato a Napoli’, ‘Socrate e compagnia bella’, ‘Storia della filosofia greca’, ‘Garibaldi era comunista’, sono solo alcuni titoli delle oltre cinquanta opere scritte e tradotte in 25 lingue.
L’ironia, la sua arma più seducente. Con la quale sapeva catturare i telespettatori e i cuori delle donne, affascinate oltre che dalla sua grande cultura, dai suoi bellissimi occhi azzurri. Grande affabulatorenessuno come lui era capace di raccontare vizi e virtù della sua amatissima Napoli. Dal sodalizio con Renzo Arbore, col quale esordì come attore nel film ‘Il Pap’occhio’, nacque ‘Così parlò Bellavista’, ancora oggi un cult gettonatissimo nelle tv private.
‘Era maledettamente ancorato al presente’, ricorda sua figlia Paola. E’ stato un uomo che ha osservato il mondo con curiosità̀, ma soprattutto ha provato a spiegarlo ai suoi lettori, invitandoli a ragionare su ciò̀ che sarebbe accaduto nel prossimo futuro. Rileggendo gli articoli che ha scritto tra la fine degli anni Settanta e i primi anni del Duemila, mi sono accorta che alcuni temi da lui approfonditi, come per esempio l’omosessualità̀, il nucleare, l’inquinamento, la corruzione, o ancora l’influenza della tecnologia nei rapporti sociali, il problema delle carceri e la cosiddetta “questione meridionale”, sono ancora al centro di accesi dibattiti’.
Scritti quasi profetici. Come l’ultimo ‘Accadde domani’, edito in questi giorni da Mondadori, a conferma, qualora ce fosse bisogno, che la sua voce e i suoi scritti continuano a vivere
Chiara Farigu 
Luciano De Crescenzio. Immagine 'commons wikimedia'


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