il blog di chiarafarigu

mercoledì 15 luglio 2020

AUTOSTRADE, PASSO INDIETRO DEI BENETTON. PASSA LA LINEA DEL GOVERNO CONTE



 

D

etrattori opinionisti e perditempo che rimbalzano da un talk all'altro in tv scommettevano che anche l’ultimo CdM (chissà perché questo governo predilige l’orario notturno si domandava ieri un esterrefatto Paolo Mieli a #Cartabianca), avrebbe optato per l’ennesimo rinvio riguardo  alla spinosa questione Autostrade. Un po’ per vedere l’effetto che fa e molto per continuare a tirare a campare.

Gli stessi, che oggi, ad accordo raggiunto tacciono o continuano a sbraitare, in primis la Meloni dalla pagine di Libero. ‘Niente revoca col favore delle tenebre. Con il PD i Benetton dormono tranquilli’, tuona la leader di FdI. Aggiungendo che con Autostrade è finita a tarallucci e vino visto che da qui a un anno è facile che il governo non sia più lo stesso.

Come sarà tra un anno, e molto probabilmente anche prima, solo gli eventi e gli scossoni politici potranno dirlo.

Oggi invece sappiamo quanto è stato deciso stanotte in CdM. Dopo un negoziato snervante durato oltre sei ore, Aspi diventerà di fatto pubblica con l’ingresso di Cassa Depositi e Prestiti, socia al 51% e la progressiva fuoriuscita di Atlantia.

Accolta praticamente la linea del governo Conte che ha tenuto duro sulla trattativa e anche sui mal di pancia all’interno della stessa maggioranza. 
La famiglia Benetton fa un passo indietro e rinuncia a qualunque possibilità di eventuali ricorsi ai danni dello Stato, compresa una revisione complessiva della concessione e anche alla possibilità di potersi pagare dei dividenti.  Sì invece ai risarcimenti da 3,4 miliardi di euro come penale per il crollo del ponte Morandi e sì anche al calo dei pedaggi in linea con le indicazioni dell’Autorità dei Trasporti.

Cdp ha ricevuto mandato per avviare entro il 27 luglio il percorso che porterà all'uscita progressiva dei Benetton da Autostrade.

Si conclude così, o meglio si avvia a conclusione quel lungo e tormentato tira e molla iniziato con Autostrade all'indomani del crollo Morandi dove persero la vita 43 persone. Per la famiglia Benetton che fa non uno ma diversi passi indietro un’unica certezza: se non rispetterà l’accordo sarà revoca immediata. Con tutto quel ne segue.

‘Senza il M5S al governo tutto questo non sarebbe mai avvenuto’, esulta l’ex ministro dei Trasporti Toninelli. ‘Torna agli italiani ciò che era sempre stato loro’, commenta Patuanelli, in buona compagnia con Franceschini che riconosce alla fermezza di Conte il raggiungimento dell’insperato accordo

Chiara Farigu
Presidente Conte. Immagine commons.wikimedia.org


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