Bar e ristoranti chiusi, consentiti solo l'asporto e la consegna a domicilio. Divieto di spostamento tra Comuni, eccezion fatta per quelli con meno di 5mila abitanti e comunque nel raggio di 30 chilometri e non verso i capoluoghi di provincia: sono queste le nuove restrizioni anti-covid vigenti da oggi in Sardegna che da zona gialla qual era passa ufficialmente in zona arancione. E questo nonostante abbia l'indice Rt a 0,95, più basso della media nazione (0,97).
Ed è subito polemica. Non ci sta il presidente Solinas che auspica una immediata rettifica da parte del ministro Speranza, in caso contrario, ammonisce ‘tuteleremo la Sardegna in altre sedi’.
Il riferimento è relativo all’occupazione delle terapie intensive che secondo i parametri del governo e dell’Istituto Superiore della Sanità nell’isola sarebbe ancora stimato oltre il 30%.
‘Un vero paradosso-puntualizza Solinas- siamo qui a inaugurare un nuovo reparto di terapia intensiva con 30 posti a Sassari, e altri 14 saranno disponibili tra qualche giorno al Binaghi’.
Cambio di colore ingiusto e incomprensibile per il governatore sardo: ‘Dietro quei colori ci sono persone, attività economiche e produttive. Oggi tutti gli indicatori consentono di mantenere la l’isola in zona gialla, permettendo al nostro sistema economico e produttivo, già duramente provato dal perdurare della pandemia, di continuare il proprio lavoro’.
Chiara Farigu
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