E’ in festa la Slovenia, e non potrebbe essere altrimenti, per essere salita agli onori della ribalta grazie a Tadej Pogacar, fresco vincitore della Grande Boucle 2020 e primo sloveno nella storia, oltre che seconda maglia gialla più giovane di sempre.
Un Tour anomalo, contrassegnato dalle restrizioni imposte dalle norme anti-covid ma che ha entusiasmato ugualmente il cuore dei tifosi della due ruote.
Un Tour che ha visto fin dagli esordi brillare il giovanissimo Tadej che a soli 22 anni, compiuti oggi, tappa dopo tappa, ha fatto incetta di maglie. Oltre alla gialla infatti si è aggiudicato anche la bianca della classifica giovani e quella a pois degli scalatori. Sul podio, al secondo posto, un altro sloveno, Primoz Roglic, al quale Tadej ha strappato la maglia giallo dopo averlo battuto su una cronometro.
Non male per un Paese di appena due milioni di abitanti, che meritatamente stringe da ieri in un abbraccio virtuale i due campioni del ciclismo.
Un nome, quello di Tadej, che abbiamo cominciato a sentire sin da quando nel ’19 è diventato ciclista professionista per la squadra Uae Team Emirates. Una stagione fortunata il 2019 per l’allora ventunenne sloveno. Durante la quale ha infatti vinto il Tour of California e tre tappe alla Vuelta a España, concludendo terzo e miglior giovane della corsa e vincendo una tappa al Tour de France.
Un nome di cui sentiremo parlare ancora e a lungo. La sua stella ha appena iniziato a brillare.
Grande rammarico per l’Italia, l’abbandono di Fabio Aru, dopo appena otto tappe. Il ciclista villacidrese, sebbene non ancora in forma dopo l’ intervento di angioplastica all'arteria iliaca dello scorso anno, aveva comunque deciso di mettersi alla prova e soprattutto al servizio del capitano della sua squadra, lo sloveno vincitore del Tour. Un ritiro, quello del #cavalieredeiquattromori, come lo chiamano quelli della tivvù, che manda in soffitta ogni speranza su una ipotetica ripresa e spegne ogni illusione nei suoi tifosi che ora si domandano se per Fabio ci sia ancora un futuro come ciclista professionista.
Ma oggi il tripudio è per lui, l’eroe sloveno della due ruote, Tadej Pogacar
Chiara Farigu
*Immagine tratta da Il Giornale d'Italia
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