Era sta nominata alla Suprema Corte da Bill Clinton nel lontano ’93, seconda donna giudice dopo Sandra Day O’Connor, nominata da Ronald Reagan.
Considerata uno dei pilastri dell’ala progressista fra i nove membri, la sua scomparsa, a meno di due mesi dalle elezioni presidenziali apre uno scenario che si preannuncia piuttosto acceso sulla candidatura del nuovo giudice. Trump infatti potrebbe nominare un conservatore come suo successore, spostando in tal modo l’equilibrio della Corte in favore dei conservatori. Eventualità, questa, fonte di preoccupazione per la stessa giurista che prima di morire aveva dettato le sue volontà a una delle sue nipoti: ‘il desiderio maggiore è che non venga sostituita fino a quando non sarà insediato un nuovo presidente’.
‘Era una donna straordinaria, che uno fosse d’accordo o no con lei, era una donna straordinaria che ha avuto una vita straordinaria. Un titano del diritto’, così ha commentato Trump la notizia della sua scomparsa.
Lascia un grande vuoto la sua morte. Di lei resteranno vive le grandi battaglie a favore dei diritti delle donne. E delle minoranze tutte. I suoi valori e gli insegnamenti, ispirati sempre al ‘diritto’ da perseguire sempre e comunque.
Chiara Farigu

*Immagine Ansa
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