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ello, brutto o cattivo poco importa: il decreto scuola ora è legge dello Stato. Con 245 sì e 122 no la Camera ha approvato il provvedimento a firma Azzolina, la ministra della pubblica Istruzione più contestata degli ultimi anni. ‘Bocciata’ dall'opposizione, come recita lo striscione che FdI e Lega hanno srotolato durante la seduta fiume che si è protratta fino a notte inoltrata.
Un’
estenuante maratona segnata dal duro ostruzionismo dell’opposizione che aveva
come obiettivo far decadere il contestato decreto (da calendario, sarebbero scaduti domani i termini per
l’approvazione) e portare alle dimissioni la su citata ministra.
Insomma
l’ennesimo escamotage per dare una
spallata all'odiato governo Conte e tornare alle elezioni come chiedono a gran
voce fin da quando si è data vita all'alleanza giallorossa.
Il decreto
appena varato, domani sarà pubblicato in G.U., pone fine agli scenari ventilati
negli ultimi giorni e conferma quanto già stabilito circa gli esami di
maturità. Che si terranno in presenza e con la sola prova orale purché siano
garantite tutte le misure di sicurezza anti-covid previste dal protocollo sicurezza.
Si terranno in modalità telematica qualora la curva epidemiologica dovesse
registrare nuovamente picchi preoccupanti per la salute.
C’è molta
apprensione nel mondo della scuola per gli esami gli Stato. Mancano all'appello
molti presidenti di commissione, il Miur sta pensando di estendere i requisiti
ai docenti con meno di dieci anni d’insegnamento o di precettare quelli
necessari per garantire il normale funzionamento della prova in presenza. Gli
stessi studenti, soprattutto quelli delle zone ancora cosiddette a rischio, avrebbero
preferito svolgere il colloquio in modalità remoto. E non, come asseriscono,
dover fare da cavie in vista della riapertura di settembre, mentre sono ancora
al vaglio le diverse opzioni su come affrontare il nuovo anno scolastico.
Il decreto consente
al sistema scuola di riprendere a operare con
più risorse più certezze e meno burocrazia, spiega la ministra. Il
riferimento è relativo alle procedura legate all’edilizia scolastica, saranno i
sindaci, investiti per l'emergenza di poteri straordinari, a stabilire quali e quanti
interventi apportare per far fronte all'emergenza covid.
Novità anche
per il concorso straordinario per 32mila precari con 36 mesi di servizio (che
si va ad inserire nel piano già avviato di circa 80mila assunzioni nei prossimi
mesi) la cui prova non sarà ‘a crocette’ ma a risposta aperta, sempre al
computer.
Le
graduatorie dei supplenti verranno aggiornate ma anche provincializzate e
digitalizzate. Il tutto per una maggiore velocizzazione dell’assegnazione delle
nomine.
Alla scuola
primaria tornano i voti descrittivi e non più decimali, verrà emanata
un’ordinanza con tutte le indicazioni operative.
Il decreto
prevede anche l'istituzione
di un Tavolo di confronto per avviare con periodicità percorsi abilitanti e
fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti. Tavolo che sarà
presieduto dalla stessa ministra che
oggi di dice soddisfatta dei risultati ottenuti grazie al lavoro dell’intera
maggioranza.
Chiara Farigu
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