il blog di chiarafarigu

sabato 6 giugno 2020

IL DECRETO SCUOLA E' ORA LEGGE DELLO STATO


 

B

ello, brutto o cattivo poco importa: il decreto scuola ora è legge dello Stato. Con 245 sì e 122 no la Camera ha approvato il provvedimento a firma Azzolina, la ministra della pubblica Istruzione più contestata degli ultimi anni. ‘Bocciata’ dall'opposizione, come recita lo striscione che FdI e Lega hanno srotolato durante la seduta fiume che si è protratta fino a notte inoltrata.

Un’ estenuante maratona segnata dal duro ostruzionismo dell’opposizione che aveva come obiettivo far decadere il contestato decreto (da calendario,  sarebbero scaduti domani i termini per l’approvazione) e portare alle dimissioni la su citata ministra.

Insomma l’ennesimo escamotage  per dare una spallata all'odiato governo Conte e tornare alle elezioni come chiedono a gran voce fin da quando si è data vita all'alleanza giallorossa.

Il decreto appena varato, domani sarà pubblicato in G.U., pone fine agli scenari ventilati negli ultimi giorni e conferma quanto già stabilito circa gli esami di maturità. Che si terranno in presenza e con la sola prova orale purché siano garantite tutte le misure di sicurezza anti-covid previste dal protocollo sicurezza. Si terranno in modalità telematica qualora la curva epidemiologica dovesse registrare nuovamente picchi preoccupanti per la salute.

C’è molta apprensione nel mondo della scuola per gli esami gli Stato. Mancano all'appello molti presidenti di commissione, il Miur sta pensando di estendere i requisiti ai docenti con meno di dieci anni d’insegnamento o di precettare quelli necessari per garantire il normale funzionamento della prova in presenza. Gli stessi studenti, soprattutto quelli delle zone ancora cosiddette a rischio, avrebbero preferito svolgere il colloquio in modalità remoto. E non, come asseriscono, dover fare da cavie in vista della riapertura di settembre, mentre sono ancora al vaglio le diverse opzioni su come affrontare il nuovo anno  scolastico.

Il decreto consente al sistema scuola di riprendere a operare con  più risorse più certezze e meno burocrazia, spiega la ministra. Il riferimento è relativo alle procedura legate all’edilizia scolastica, saranno i sindaci, investiti per l'emergenza di poteri straordinari, a stabilire quali e quanti interventi apportare per far fronte all'emergenza covid.

Novità anche per il concorso straordinario per 32mila precari con 36 mesi di servizio (che si va ad inserire nel piano già avviato di circa 80mila assunzioni nei prossimi mesi) la cui prova non sarà ‘a crocette’ ma a risposta aperta, sempre al computer.

Le graduatorie dei supplenti verranno aggiornate ma anche provincializzate e digitalizzate. Il tutto per una maggiore velocizzazione dell’assegnazione delle nomine.

Alla scuola primaria tornano i voti descrittivi e non più decimali, verrà emanata un’ordinanza con tutte le indicazioni operative.

Il decreto prevede anche l'istituzione di un Tavolo di confronto per avviare con periodicità percorsi abilitanti e fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti. Tavolo che sarà presieduto dalla  stessa ministra che oggi di dice soddisfatta dei risultati ottenuti grazie al lavoro dell’intera maggioranza.

Chiara Farigu


 

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