D |
isco verde dal Consiglio dei Ministri al ‘Family Act’, il disegno di legge delega a sostegno della famiglia a firma Elena Bonetti, ministra delle Pari Opportunità.
Diverse e importanti le novità contenute.
A cominciare dall'assegno universale mensile da erogare indistintamente a tutti i nuclei familiari con figli (la quota sarà determinata in base all’Isee) dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 18° anno del figlio. Nessun limite di età per i figli disabili.
L’assegno, recita il provvedimento, in caso di figli successivi al primo, sarà maggiorato del 20% e non concorrerà alla formazione del reddito imponibile .
Previsti bonus per minori affetti da patologie fisiche, compresi i disturbi dell’apprendimento, per l’acquisto di libri scolastici, gite scolastiche, iscrizione ad associazioni sportive, corsi di lingua arte e musica.
L’art. 4 della normativa potenzia e disciplina i congedi parentali attualmente in vigore. Prevedendo almeno 10 giorni di congedo di paternità obbligatorio nei primi mesi dalla nascita del figlio (a prescindere dallo stato civile del genitore). E permessi retribuiti di almeno 5 ore nell'arco dell’anno scolastico per i colloqui con gli insegnanti, dietro preavviso al datore di lavoro.
La legge delega riordina rafforza e incentiva il lavoro femminile. Previste deduzioni fiscali delle spese sostenute per baby-sitter, addetti ai servizi domestici o assistenza di familiari con deficit di autonomia, assunti con contratto di lavoro.
Prevista l’incentivazione al telelavoro per chi ha figli con età inferiore ai 14 anni e misure premiali per i datori di lavoro che promuovano l’armonizzazione tra vita privata e lavoro.
Uno sguardo infine alle giovani coppie a agli studenti fuori sede. Previsti sostegni per i contratti d’affitto per la prima casa per i primi, a patto che almeno uno dei due non abbia superato i 30 anni alla presentazione della domanda. Sostegno per acquisto libri universitari e contratto d’affitto per i secondi.
Misure importanti che ora dovranno avere il beneplacito del Parlamento prima di entrare in vigore.
Un testo composto da 8 articoli per mettere al centro ‘la genitorialità’, contrastare la denatalità e favorire la crescita dei bambini e giovani, conciliando, per quanto possibile, famiglia e lavoro, soprattutto quello femminile, precisa il premier Conte nella conferenza stampa al termine del CdM.
Un piano ambizioso e al contempo irto di ostacoli, il percorso parlamentare potrebbe non solo apportare modifiche ma anche allungarne il varo definitivo. In virtù di questo la bozza prevede come data ultima il 30 novembre, affinché i sussidi arrivino a destinazione fin dai primi giorni del 2021.
Un fiore all'occhiello per Matteo Renzi che ne rivendica la paternità in quanto il provvedimento è stato caldeggiato nell'ultima Leopolda e poi portato alla luce dalla ministra di IV.
Chiara Farigu
Nessun commento:
Posta un commento