AGGIORNAMENTO 8/12/2021
Patrick è finalmente libero! Commovente l’abbraccio con la madre e la sorella appena uscito dal commissariato. ‘Un abbraccio che vale più di tante parole. Bentornato, Patrick’, ha twittato Luigi Di Maio.
‘Ora che abbiamo visto questo abbraccio aspettiamo che questa libertà non sia provvisoria ma permanente’ questo l’auspicio di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Internazionale Italia alla notizia del rilascio di Zaki.
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7/12/2021
Dopo quasi due anni di rinvii, di proroghe di 45 giorni per volta, il tribunale di Mansura ha ordinato la scarcerazione per Patrick Zaki.
Lo studente egiziano sarà dunque libero, in attesa della prossima udienza del processo a suo carico, fissata a febbraio.
La notizia era nell’aria ma si è temuto, visti i precedenti, per qualche intoppo dell’ultimo minuto.
‘Un primo obiettivo è stato raggiunto, Patrick non è più in carcere-ha commentato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio-adesso però continuiamo a lavorare silenziosamente, con costanza e impegno’.
Impegnato nella difesa dei diritti delle minoranze oppresse del suo Paese, Patrick, dal 2019 vive a Bologna dove frequenta l’Erasmus.
Il 7 febbraio del 2020, mentre andava a trovare la sua famiglia a Mansura, venne arrestato.
Sotto accusa ci sono alcuni post che lo studente ha pubblicato su Facebook e che secondo il regime egiziano avrebbero avuto lo scopo di disturbare la pace sociale. Zaki, secondo il Governo del Cairo, avrebbe pubblicato notizie false sui social con l’obiettivo di incoraggiare le proteste contro il Governo stesso.
Accuse per quali rischia sino a 25 anni di carcere.
Ma oggi è un giorno di gioia ‘speriamo di poterlo riabbracciare quanto prima’, dichiara il sindaco di Bologna alla notizia della scarcerazione.
Per Patrick si apre oggi un nuovo capitolo. Sebbene la strada verso l’assoluzione completa appaia ancora lunga e impervia, un primo importante punto oggi è stato messo a segno.
Chiara Farigu
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