Mi ero ripromessa, in questa giornata mondiale dedicata alla poesia, di scrivere qualcosa di significativo o quanto meno interessante sulla ricorrenza odierna.
Poi mi sono imbattuta in questo scritto di Carla Vistarini ed ho desistito da qualunque proposito. Paroliera, i testi della canzoni più belle della musica italiana portano la sua firma (La nevicata del ’56, Mondo, La voglia di sognare, sono solo alcuni esempi), scrittrice e sceneggiatrice televisiva di successo, Vistarini, vera professionista della parola, sa come colpire dritta al cuore regalando emozioni che lasciano il segno.
Cos’è la poesia? si domanda. La riflessione che segue, che vuol essere una sorta di risposta, è essa stessa poesia.
Ogni altro pensiero sarebbe stato non solo superfluo ma completamente inutile. Soprattutto il mio.
‘Che cos’è la poesia nessuno lo sa veramente. Nemmeno i grandi poeti. E’ un mistero che si manifesta su una pagina, su un muro, sulle parole scritte in fretta su un foglio, un biglietto del treno, o il tovagliolo di un bar dove qualcuno ha fermato quell’attimo perché non sia perduto.
Quell’attimo che appena scritto non è più di chi l’ha scritto, ma di tutti.
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