Sapeva da tempo che era in procinto di intraprendere l’ultimo viaggio in quanto ‘anche la natura ha i suoi ritmi’, come scrive lui stesso nell’accomiatarsi dai telespettatori dopo ben 70 anni vissuti insieme. “Anni, sottolinea, per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio”.
A dare l’annuncio della sua morte è stato suo figlio Alberto con un semplice ‘buon viaggio papà’ sul suo profilo facebook.
Avrebbe compiuto 94 anni qualche giorno prima di natale Piero Angela ed era in piena attività nonostante fosse afflitto da tempo da una malattia, che ha cercato di domare sino all’ultimo.
‘Se sei curioso, creativo e ti interessi di diversi argomenti, allora stai bene. Funziono meglio adesso, rispetto a trenta anni fa’, rispondeva a chi gli domanda come ci si sente dinanzi a un compleanno così importante come l’ultimo che si accingeva a festeggiare il 22 dicembre scorso.
Curiosità, creatività, conoscenza e interesse che ha sempre messo a disposizione dei giovani come ‘Prepararsi al futuro’, programma andato in onda su Rai 3 lo scorso febbraio.
Responsabilità preparazione e conoscenza sono stati sempre i pilastri del suo lavoro. Non si può essere approssimativi o superficiali quando si parla di scienza, ripeteva Angela, invitando i giovani alla lettura e allo studio coi quali abbattere ignoranza e pregiudizi.
Su quale fosse il segreto della sua longevità fisica e mentale non aveva dubbi: buoni geni e tanti interessi. Il cervello è un serbatoio che più lo riempi, più il suo spazio aumenta, è fondamentale mantenerlo costantemente attivo, così come avere degli hobby e non stancarsi di essere curiosi.
E lui che della curiosità ne ha fatto la ragione stessa della sua vita e della sua lunga e invidiabile carriera, gli anni non li contava più. Li viveva con la leggerezza di sempre, sebbene non mancasse, come ha poi confermato nel suo ultimo saluto ai telespettatori, non solo qualche acciacco legato all’età ma anche un’importante patologia. ‘Penso a me stesso come a un giovanotto, almeno interiormente’, amava ripetere nelle sue interviste.
Nato a Torino nel 1928, Piero Angela è stato il più importante e noto divulgatore scientifico, ‘Quark, divenuta poi ‘Super Quark’ dura da oltre 40 anni). Ma è stato anche giornalista, conduttore televisivo e saggista. E’ stato il Maestro che ognuno di noi avrebbe voluto per la chiarezza, la competenza, la semplicità e l’amore per il suo lavoro. Ci ha donato la passione per la Conoscenza, e insegnato il rispetto per la natura inteso in senso lato. Della vita amava tutto. Ciò che si conosce e ancor più ciò che non si conosce. Ci ha insegnato a essere curiosi, a porci domande e dubbi. E a non accontentarci. La Conoscenza è sì curiosità ma anche e soprattutto approfondimento e condivisione. ‘Cercate l’eccellenza in quel che fate’, ripeteva ai giovani, invitandoli appunto a non accontentarsi facilmente.
Un’altra sua grande passione, la musica, il pianoforte che ha fatto da sottofondo ai momenti più significativi della sua vita.
Se n’è andato con discrezione, con lo stesso garbo che da sempre lo ha contraddistinto. Di lui ci resteranno le sue magistrali lezioni, sulla vita, sulla bellezza della natura e della sua storia.
Ciao, Maestro, ci mancherai!
Nessun commento:
Posta un commento