Non ho mai pensato di avere un accento che mi penalizza quanto di averne uno che mi caratterizza. Che mi identifica immediatamente come figlia di una Terra meravigliosa, unica al mondo.
il blog di chiarafarigu
giovedì 3 febbraio 2022
Ma quell'accento un po' così che abbiamo noi (che siamo nati in Sardegna)
martedì 1 febbraio 2022
Addio a Tito Stagno, il giornalista che raccontò lo sbarco sulla Luna
Se n’è andato all’età di 92 anni il giornalista Rai Tito Stagno. Un volto amatissimo negli anni sessanta e settanta, la sua voce calda e appassionata ha fatto da sfondo alle telecronache nazionali e internazionali con uno stile impeccabile e originale.
Rimane indimenticabile quel collegamento con Ruggero Orlando da Houston per raccontare lo sbarco sulla Luna. Era il 20 luglio del 1969 quando Armstrong toccò il suolo lunare e toccò al giornalista cagliaritano narrarne la storica impresa con quell’urlo che rimarrà negli annali ‘Ha toccato! Ha toccato in questo momento il suolo lunare’.
I viaggi sulla Luna, un settore che lo affascinò sin da subito, dopo essersi appassionato della vicenda dello Sputnik, e che diventerà il suo cavallo di battaglia al punto da descriversi un ‘telecronista lunatico’, definizione che diverrà parte del titolo della sua biografia qualche anno dopo.
Un giornalista a tutto tondo. E’ stato inviato speciale al seguito delle grandi personalità del Novecento: Ha documentato e raccontato i viaggi di due papi, Giovanni XIII e Paolo VI e di due Presidenti della Repubblica, Antonio Segni e Giuseppe Saragat. E sarà sempre lui a commentare dal Campidoglio la firma dei Trattati del Mercato Comune Europeo. Dal 1976 al 1995 è stato il responsabile della Domenica Sportiva.
Non amava i fronzoli e le giravolte lessicali, il suo linguaggio era chiaro e asciutto perché bisognava arrivare con garbo e semplicità ai telespettatori. ‘Parlare di un avvenimento che si sta svolgendo mentre sono al microfono, dire alla gente ciò che le immagini da sole non possono spiegare, e dirlo con chiarezza, trasmettere agli spettatori anche un po’ delle mie emozioni, è una cosa che mi esalta’, amava raccontare nelle sue interviste.
Un professionista d’altri tempi. Un maestro per quanti hanno intrapreso quella professione oggi tristemente al declino. Un ‘astronauta ad honorem’, così lo definì affettuosamente Mariano Rumor, riconoscendone le innegabile competenze sulla materia.
Era legatissimo alla sua Terra, la Sardegna, molte le inchieste e i documentari realizzati sull’isola.
Lascia la moglie e tre figli. Numerosi i messaggi di cordoglio dal mondo del giornalismo e della cultura alla famiglia.
Chiara Farigu
*Immagine tratta da L’Unione Sarda
Zitti e buoni, comincia Sanremo!
Avete presente quel festival che da oltre 70 anni tiene in scacco l’Italia, fagocita ogni altra notizia nazionale e internazionale ma che a sentire in giro nessuno vede?
Beh, per quel festival l’attesa ha le ore contate. Tra qualche ora infatti si alza il sipario sulla prima delle cinque serate.
Al timone, per il terzo anno consecutivo Amadeus, nella duplice veste di conduttore e direttore artistico, che avrà al suo fianco come co-conduttrici Ornella Muti, Lorena Cesarini, Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta e Sabrina Ferilli. Un mix ben amalgamato di certezze e novità.
A sciogliere ogni dubbio sulla eventuale partecipazione di Fiorello, ovvero ‘Ciuri’ ci ha pensato il diretto interessato con tanto di bigodini in testa e l’immancabile verve ‘Cornutazzo, potevo mai lasciare il mio amico da solo’?
Non solo musica, dunque ma tanto spettacolo. E soprattutto allegria, spensieratezza, divertimento per questa kermesse che vuole essere di evasione, nonostante l’ombra della pandemia incomba ancora coi suoi protocolli, restrizioni e limiti di ogni genere.
‘Sarà un festival per tutti’ lo ha definito Amadeus. Per i giovani e i meno giovani. Per chi ama il melodico e per chi predilige i ritmi più travolgenti e innovativi. A sfidarsi 25 artisti, 12 nella prima serata, 13 nella seconda, rinnovato il meccanismo di votazione. Non ci saranno ‘le Nuove Proposte’ (i giovani si sono già sfidati a dicembre e i tre vincitori entrano di diritto tra i big) né le eliminazioni che tanto hanno fatto discutere negli anni precedenti. Nella quinta serata sarà nominato il vincitore tra i 25 cantanti in gara.
I primi 12 a sfidarsi sono: Achille Lauro con “Domenica”; Ana Mena con “Duecentomila ore”; Dargen D’Amico con “Dove si balla”; Gianni Morandi con “Apri tutte le porte”; Giusy Ferreri con “Miele”; La Rappresentante di Lista con “Ciao ciao”; Mahmood e Blanco con “Brividi”; Massimo Ranieri con “Lettera di là dal mare”; Michele Bravi con “Inverno dei fiori”; Noemi con “Ti amo non lo so dire”; Rkomi con “Insuperabile” e Yuman con “Ora e qui”.
Molti gli ospiti annunciati, dai Maneskin, Cesare Cremonini, Laura Pausini a Luca Argentero, Raoul Bova, Anna Valle, Gaia Girace e Margherita Mazzucco, queste ultime ‘le due amiche geniali’ della nota fiction Rai.
E mentre il conduttore ci rassicura che ‘l’obiettivo è fare meglio dello scorso anno’, sui social già impazza il tam tam di chi dice di non vederlo da decenni e di chi giura di non avere neppure la tv. Gli stessi che poi, guarda caso, non si lasceranno sfuggire un commento su quel brano o su quel look che ha fatto parlare.
Che piaccia o no Sanremo è lo specchio della nostra società. A fare da cornice alla musica, l’Italia, C’è davvero tutto: la competizione, la leggerezza, l’impegno. Ma anche la rabbia, la provocazione, l’allegria.
C’è il bello e il brutto, il buono e il cattivo.
Ci siamo noi. Con le nostre contraddizioni. I nostri sentimenti. Le nostre emozioni. La nostra voglia di voltare pagina.
Ora più che mai.
Chiara Farigu
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